Okugi è un percorso che inizia con una trasgressione, la prima è sul metodo di allenamento, la seconda la violazione più evidente è sul concetto falsato di Kime, che molti, nello scorrere degli anni si sono fatti.
Le maggiori difficoltà si incontrano infatti sull’efficacia della tecnica anche per quei praticanti che hanno un passato di grandi campioni di karate e hanno raggiunto il livello di V/ VI dan.
Ma cosa è veramente il percorso Okugi?
A questa domanda rispondo semplicemente: Okugi è il cammino della "disubbidienza", la leva che sradica le false convinzioni e, qualora scegliamo di intraprendere tale strada, ci obbliga a non credere in ciò che ci hanno inculcato senza essere stati in grado di dimostrarci, in tecniche e metodi imposti da una dottrina dogmatica e senza fondamenti che ci è stata imposta come avviene nelle vecchie e obsolete accademie militari.
Okugi aborra qualsiasi dottrina assiomatica e aspira a "far comprendere" ciò che ci è stato fatto apprendere ma senza avercelo fatto sperimentare, con l'augurio che l'adepto comprenda, "apra gli occhi" (kaimoku).
Il crescente interesse da parte di molti Maestri di karate verso questo particolare studio testimonia l'importanza e la necessità degli stessi di comnprendere e apprendere i sorgenti originali del karate marziale.